In un ‘ analisi del 2002 del Forum del Terzo settore, si rilevava: “…Le associazioni sono abbastanza proiettate verso l'utilizzo di forme di comunicazione differenziate: sono, innanzi tutto, forti produttrici di editoria periodica: il 65% pubblica una rivista e il 76% un opuscolo. Per le riviste prevale una periodicità mensile o trimestrale, una tiratura che per il 47% delle associazioni supera le 10000 copie e solo per un 3% è inferiore alle 2000. La diffusione è prevalentemente gratuita ed ancora scarso appare l'uso della pubblicità… Accanto alle riviste, altri “prodotti” della comunicazione delle associazioni denotano una volontà non solo divulgativa, ma anche e soprattutto di formazione e documentazione: materiale documentativo è prodotto dal 67% delle associazioni, mentre circa la metà (54%) pubblica volumi e testi di ricerca. Senza dubbio lo strumento più diffuso e utilizzato dalle associazioni è il sito internet: il 91% di esse è presente in rete ”.
Tra gli ultimi arrivati, in questa galassia di esperienze, vanno segnalate le edizioni dell’ Asino. Una casa editrice nata da pochi mesi, ma che già si è contraddistinta per un attivismo editoriale di tutto rispetto. Nasce dalla collaborazione tra Giulio Marcon, presidente di Lunaria, un’ organizzazione di volontariato internazionale e Goffredo Fofi, direttore de Lo straniero una tra le migliori riviste italiane di cultura. Questa nuova esperienza editoriale vuole entrare in relazione con altre realtà come Redattore sociale e le associazioni di volontariato. I titoli e gli argomenti dei primi volumi sono grande interesse: l’ America di Obama, le trasformazioni sociali italiane, il ruolo del prete oggi, la scuola e l’educazione. Un dato interessante dell’ attività di questa casa editrice sono le sue linee programmatiche : l’ appello ad un impegno militante, l’ attenzione alle questioni etiche e sociali, la presenza in Internet, il cinema italiano d’ autore.
Ma,come ricorda Giulio Marcon nell’ intervista che ritrovate qui queste esperienze possono sopravvivere ad alcune condizioni: un lavoro di rete tra tutte le realtà editoriali che si dedicano a questi temi, un rapporto forte con l’ associazionismo e con quegli enti locali, più sensibili alle questioni della democrazia e del civismo.
Basti ricordare un dato, in un momento in cui si discute -male - dei finanziamenti alla cultura. Esistono in Italia alcune esperienze di festival dell’editoria solidale, che hanno un buona risonanza: a Firenze, a Venezia, e a Roma. Sono troppo poche e andrebbero invece moltiplicate. Ecco un tema per il rinnovamento della politica, di cui si discute molto, concludendo poco. Ma non bisogna mai perdere la speranza: è una delle funzioni della cultura civile nei tempi bui.
(Rielaborazione da un articolo apparso su Confronti, nel numero di maggio 2009)
Un blog sulla comunicazione sociale, intesa in un' accezione molta larga. Cinema, teatro, libri, notizie e tanto altro!
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