" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

venerdì 8 maggio 2009

L' EDITORIA SOCIALE IN ITALIA - 2° parte

In un ‘ analisi del 2002 del Forum del Terzo settore, si rilevava: “…Le associazioni sono abbastanza proiettate verso l'utilizzo di forme di comunicazione differenziate: sono, innanzi tutto, forti produttrici di editoria periodica: il 65% pubblica una rivista e il 76% un opuscolo. Per le riviste prevale una periodicità mensile o trimestrale, una tiratura che per il 47% delle associazioni supera le 10000 copie e solo per un 3% è inferiore alle 2000. La diffusione è prevalentemente gratuita ed ancora scarso appare l'uso della pubblicità… Accanto alle riviste, altri “prodotti” della comunicazione delle associazioni denotano una volontà non solo divulgativa, ma anche e soprattutto di formazione e documentazione: materiale documentativo è prodotto dal 67% delle associazioni, mentre circa la metà (54%) pubblica volumi e testi di ricerca. Senza dubbio lo strumento più diffuso e utilizzato dalle associazioni è il sito internet: il 91% di esse è presente in rete ”.
Tra gli ultimi arrivati, in questa galassia di esperienze, vanno segnalate le edizioni dell’ Asino. Una casa editrice nata da pochi mesi, ma che già si è contraddistinta per un attivismo editoriale di tutto rispetto. Nasce dalla collaborazione tra Giulio Marcon, presidente di Lunaria, un’ organizzazione di volontariato internazionale e Goffredo Fofi, direttore de Lo straniero una tra le migliori riviste italiane di cultura. Questa nuova esperienza editoriale vuole entrare in relazione con altre realtà come Redattore sociale e le associazioni di volontariato. I titoli e gli argomenti dei primi volumi sono grande interesse: l’ America di Obama, le trasformazioni sociali italiane, il ruolo del prete oggi, la scuola e l’educazione. Un dato interessante dell’ attività di questa casa editrice sono le sue linee programmatiche : l’ appello ad un impegno militante, l’ attenzione alle questioni etiche e sociali, la presenza in Internet, il cinema italiano d’ autore.
Ma,come ricorda Giulio Marcon nell’ intervista che ritrovate qui queste esperienze possono sopravvivere ad alcune condizioni: un lavoro di rete tra tutte le realtà editoriali che si dedicano a questi temi, un rapporto forte con l’ associazionismo e con quegli enti locali, più sensibili alle questioni della democrazia e del civismo.
Basti ricordare un dato, in un momento in cui si discute -male - dei finanziamenti alla cultura. Esistono in Italia alcune esperienze di festival dell’editoria solidale, che hanno un buona risonanza: a Firenze, a Venezia, e a Roma. Sono troppo poche e andrebbero invece moltiplicate. Ecco un tema per il rinnovamento della politica, di cui si discute molto, concludendo poco. Ma non bisogna mai perdere la speranza: è una delle funzioni della cultura civile nei tempi bui.
(Rielaborazione da un articolo apparso su Confronti, nel numero di maggio 2009)

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