" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

martedì 15 febbraio 2011

Un viaggio nel dolore

L' evoluzione dell' editoria e l' avvento delle tecnologie digitali mettono a disposizione di una platea amplissima di lettori la possibilità di scrivere e pubblicare le proprie storie. Si sta creando una produzione di letteratura " autoprodotta" , al di fuori dei tradizionali canali di distribuzione delle grandi librerie: romanzi, biografie, poesie. Si tratta di testi importanti che ci aiutano a capire meglio il disagio e le paure del nostro tempo. Claudia Amadei ci regala in Voci nell’ombra (edizioni OTMA, 2010, Milano) il racconto vivido e insieme doloroso di un periodo drammatico della sua vita. Il matrimonio con un uomo tormentato viene segnato dalla nascita di Raffaele, un figlio a cui viene diagnosticato un disturbo bipolare della personalità.
L' arrivo di un figlio disabile è una sorta di cartina al tornasole sulla capacità di resistenza di una famiglia: ne mette alla prova il mondo emotivo, le relazioni e la vita lavorativa. A proposito del comportamento del figlio, l' autrice scrive: " Nutriva un enorme "sete" di essere approvato, gradito, rassicurato. Così per far sentire la sua voce, il suo grido di disperazione, rifutava di essere un bravo bambino, Era la sua sfida.. alla scuola, alla famiglia, alla società per vedere se sarebbe stato approvato così per quello che era " ( p.40).
Il racconto si snoda attraverso le tappe di un lungo, doloroso calvario: i contrasti con il marito, le difficolta con la propria madre, le disavventure del lavoro. Il capitolo chiave è l’ultimo che non a caso s’intitola “Una luce in fondo al tunnel“. Dopo una serie di vicende drammatiche, Claudia arriva ad una nuova consapevolezza di sè e del suo ruolo nel mondo. Scopre la funzione della scrittura e accetta sino in fondo il carico di dolore che la vita gli ha riservato. Il libro si chiude su una tonalità di speranza, un sentimento consapevole e non consolatorio: “..senza neppure rendefrmi conto mi stupirò un giorno di pensare al fascino irresistibile ed inquietante di una scalata e lassù aggrappata ad una roccia mi sentirò persino fortunata, la prescelta colei che ha ricevuto l’onore… e l’emozione di avere un figlio speciale come il mio piccolo grande RAFFA“ ( p. 68).
Completano il volume una serie di intense poesie, in cui Claudia Amadei con un lirismo appassionato dà voce ai propri sentimenti, alla rabbia verso una società ingiusta, ad un profondo, radicato bisogno d'amore e alla disponiblità verso una nuova vita. Il suo itinerario in prosa e in versi dà vita ad un libro di grande sensibilità, che aiuta a capire meglio il nostro tempo inquieto.

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