Il mondo delle riviste di cultura è una realtà in continua evoluzione, condizionato - come è ovvio - dai cambiamenti continui nel tessuto dell’ industria editoriale e della composizione del lavoro intellettuale. Chiusa la stagione delle riviste degli anni settanta- quella dell’ operaismo e delle “ grandi narrazioni” - sembrava finito il tempo del gruppo intellettuale autonomo che si mette al lavoro senza vincoli, con piena libertà. Da qualche anno, l’ intreccio tra editoria cartacea ed editoria digitale ha creato nuove connessioni, mutazioni feconde e i conflitti sociali hanno fatto il resto.
Tra gli ultimi arrivi ne va segnalato che si inserisce subito nel travagliato, a volte confuso, dibattito della sinistra intellettuale italiano. Si chiama Loop ed il numero zero è uscito a Dicembre 2008. In inglese il termine loop ha vari significati: da ciclo ( quindi qualcosa che ha un’ inizio ed una fine) a struttura definita. Un significato che allude alle categorie politiche, ma anche alla letteratura e alle scienze: l’ intento del collettivo intellettuale che lo promuove è quello di leggere con occhi nuovi un tempo moderno segnato da conflitti, lacerazioni e salti temporali. Due termini ricorrono nella rivista a segnare una serie di piste di ricerca che vi consigliamo di seguire, : “ Apocalisse” e "Segni dall' anno zero".
Tra gli altri contributi: Aly Baba Faye, Carlo Infante, Chiara Sasso, David Hilliard, Erri De Luca, Franco Berardi Bifo, Gabriele Castoro, Giuseppe D'Emilio, Giuseppe De Marzo, Guido Viale, Martino Mazzonis, Valerio Evangelisti, Vandana Shiva, Wu Ming 1
Sito Internet : http://www.looponline.info/
Un blog sulla comunicazione sociale, intesa in un' accezione molta larga. Cinema, teatro, libri, notizie e tanto altro!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento