" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

giovedì 26 gennaio 2012

Welfare e nuovo lessico

Con i temi della crisi, delle varie riforme che coinvolgono anche e soprattutto le tematiche sociali, della necessità locale e nazionale di rivedere i sistemi di welfare si pongono ovviamente anche problemi di lessico e concettuali. Diritti, doveri, uguaglianza, esclusione, inclusione, emarginazione, povertà, nuove povertà...
Non è la prima volta che questo accade, pensiamo al nuovo vocabolario  che si è sviluppato negli anni '90 con il dipanarsi dei fenomeni del volontariato e del cosidedetto "terzo settore" o più recentemente nell'ambito ristretto della disabilità il dibattito, ancora in corso, sulle fortune del neologismo "diversamente-abile". Ragionare attorno alle parole non è un lusso, ma una necessità. Ci pare utile proporvi questa interessante riflessione attorno ad una delle parole d'ordine dei nostri giorni: equità. Si legga il contributo di Elena Granaglia tratto dal sito: nelmerito.  Il sito è dedicato ai più importanti temi economici e sociali al centro del dibattito  pubblico odierno:
                                                                                                                            
Segnalaz. di Andrea Pancaldi

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