" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

martedì 28 febbraio 2012

L' utopia quotidiana di Neuropsichiatria Infantile

L' Istituto di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I di Roma rischia di chiudere. Fondato da Giovanni Bollea, è  un centro psichiatrico di eccellenza  cui  ogni ogni anno si rivolgono seimila bambini e famiglie da tutta l' Italia centro-meridionale. Nelle strutture del centro si effettuano ogni anno più di 700 ricoveri di giovani che vengono assistiti con le metodologie tra le più avanzate. L' approccio clinico si ispira ad una visione complessiva della condizione del soggetto in tutte le sue componenti (storia individuale, famiglia, ambiente sociale, ecc.).
La situazione della struttura si è andata progressivamente aggravando a causa delle politiche di tagli al bilancio della sanità regionale, portate avanti in questi anni: una politica che ha provocato  gravi carenze di organico e il rischio di un progressivo degrado.
Nell' affollata assemblea, svoltasi nella sede della struttura  il 27 Febbraio 2012, si è sottolineato come a Neuropsichiatria Infantile vengano curati casi gravi  e gravissimi che rischiano di  rimanere senza assistenza,  e quindi condannati alla solitudine e all' emarginazione.
L' Istituto è stato diretto per alcuni anni dallo scrittore e saggista Marco Lombardo Radice, che ha lavorato su questi temi negli anni difficili della riforma degli ospedali psichiatrici. La raccolta delle  riflessioni  di Lombardo Radice, sui giovani è stata pubblicata nel volume, Una concretissima utopia, Edizioni dell' Asino.

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