In Svizzera tra il 1926 ed il 1973 ebbe luogo
un'operazione di sedentarizzazione coatta del popolo nomade per estirpare il
fenomeno zingaro. Circa 600 bambini furono sottratti alle loro famiglie e
cresciuti in collegi, istituti psichiatrici o famiglie adottive.
Mariella Mehr, nata a Zurigo da madre zingara di ceppo Jenisch, fu strappata ai genitori e affidata a famiglie stanziali. Poi è sballottata in sedici orfanotrofi e tre riformatori. Subisce il ricovero in clinica psichiatrica, trascorre diciotto mesi in prigione, è oggetto di violenze di ogni tipo, dagli abusi sessuali, all'elettroschock. Madre di un figlio, le viene subito tolto e subisce la sterilizzazione. Da queste esperienze nasce la sua ricca produzione letteraria.
Sui queste vicende martedì 15 maggio, ore 21, Aula UniBo, via Mascarella 46, Bologna, lettura/spettacolo "VITA MIA, PARLA - Dal nostro rifiuto allo sterminio scientifico (la persecuzione dei Rom in Svizzera dal 1926 al 1973), a cura del Centro Donati.
Mariella Mehr, nata a Zurigo da madre zingara di ceppo Jenisch, fu strappata ai genitori e affidata a famiglie stanziali. Poi è sballottata in sedici orfanotrofi e tre riformatori. Subisce il ricovero in clinica psichiatrica, trascorre diciotto mesi in prigione, è oggetto di violenze di ogni tipo, dagli abusi sessuali, all'elettroschock. Madre di un figlio, le viene subito tolto e subisce la sterilizzazione. Da queste esperienze nasce la sua ricca produzione letteraria.
Sui queste vicende martedì 15 maggio, ore 21, Aula UniBo, via Mascarella 46, Bologna, lettura/spettacolo "VITA MIA, PARLA - Dal nostro rifiuto allo sterminio scientifico (la persecuzione dei Rom in Svizzera dal 1926 al 1973), a cura del Centro Donati.
(fonte Centro Donati Bologna)
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