Un'
efficace politica di solidarietà e di tutela delle fasce più fragili della
società ( disabili, anziani, poveri vecchi e nuovi) non può prescindere
da una riflessione critica sull’ attuale modello di sviluppo
industriale. Autori come Serge
Latouche o Jeremy Rifkin
occupano ormai un posto centrale nella discussione più che trentennale su parametri ecomici, fondati sul saccheggio indiscriminato dell’ ambiente e
l’ uso di tecnologie inquinanti.
Termini
come green e economy o economia verde, sono divenuti
di uso comune non solo nel linguaggio politico, ma nella vita quotidiana delle
persone. C’ è il bisogno diffuso di un cambiamento dei nostri
parametri economici, verso un nuovo tipo di relazioni sociali fondate sulle
ragioni dell’equità e della pace.
E’
assai vasta la rete di iniziative pratiche, legate ad una economia della
solidarietà: cooperative di consumo, gruppi di acquisto solidale, gruppi per la
tutela dell’ ambiente, ecc. Tra
le ultime iniziative giornalistiche, dedicate ad illustrare questo
segmento importante della vita nazionale, vale la pena segnalare l’
apertura sulle pagine romane del Corriere della Sera di una rubrica
dedicata ad un' altra idea di economia e
pubblicata la domenica. Gioacchino
de Chirico, giornalista ed esperto di editoria e comunicazione,
compie ogni settimana un viaggio nelle diverse realtà del territorio
romano, raccontando esperienze concrete nate dalla partecipazione diretta dei
cittadini alla tutela del proprio tessuto civile e alla qualità della
vita.
Si
va da problemi come la nascita di nuovi lavori, capaci di garantire la
sostenibilità ambientale, ai progetti editoriali , legati alle culture
dei migranti e dei rifugiati, o al lavoro di associazioni per il turismo responsabile.
Grazie a resoconti, che segnalano indirizzi e notizie specifiche, ne
scaturisce non solo una lettura piacevole, ma uno strumento per potersi
mettere in connessione con tanti soggetti, che hanno fatto della
solidarietà il loro marchio di fabbrica. E’ sperabile che questa iniziativa del
Corriere della
sera non rimanga isolata ed
anche altri organi di stampa nazionali aiutino a diffondere la
sensibilità per un’ idea solidale dei rapporti economici.
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