In occasione della giornata conclusiva della mostra
fotografica: Ritratte, donne del mondo un
incontro-dibattito, tra poesia e realtà del territorio:
Incontro
pubblico su cultura, sociale e periferie
POESIE DELLA
CITTA'
presentazione GIAN
MARIO GILLIO, direttore del mensile Confronti
letture di MARCO
BRANCIA
Mercoledì 16 Maggio
2012 ore 17.30
Intervengono:
Fabrizio
Cremonesi – Vicepresidente Consiglio del Municipio
VIII
Ana Maria
Montenegro – Donne per la solidarietà
Fabiola Del
Vecchio – insegnante Scuola Media S. Benedetto
Nicoletta
Teodosi e Letizia Cesarini Sforza – European Anti Poverty Network
Italia
Maria Leporini
– gruppo donne EUTOPIA
Elisa Bruno –
6° CTP, Scuola Media via Rugantino
Sono
state invitate le scuole e le realtà del
territorio.
Lungo le
pieghe urbane, il progetto di ricerca fotografica che Rocco Luigi
Mangiavillano, ha intrapreso nel corso degli ultmi anni, trova nel libro Poesie della città lo spazio ideale dove " prendere
voce". Il volume, un racconto sulle mille facce della fragilità
del nostro tempo, quindi, ne diviene non il mezzo di mera divulgazione di una
tematica generica quanto uno strumento per creare momenti di incontro con
il mondo reale. In questo senso, la mostra in corso, dal titolo RITRATTE,
DONNE DEL MONDO, intende rappresentare un "procedere" e
un invito a camminare dentro il libro per scoprire, ad esempio, l' immagine di
una donna affacciata a una finestra... e mettendosi in ascolto, farsi catturare
per sperimentare una dimensione più profonda. L' intento è quello
di cogliere frammenti del femminile nella spontaneità del quotidiano
Nell' incontro, che si svolgerà in occasione della giornata conclusiva della mostra, grazie alla presenza delle associazioni della società civile insieme alle istituzioni, si darà spazio alle tematiche evidenziate dal rapporto CEDAW , una convenzione internazionale sui diritti delle donne, ai progetti europei di inclusione sociale e al territorio come luogo di partecipazione e di formazione umana.
Nell' incontro, che si svolgerà in occasione della giornata conclusiva della mostra, grazie alla presenza delle associazioni della società civile insieme alle istituzioni, si darà spazio alle tematiche evidenziate dal rapporto CEDAW , una convenzione internazionale sui diritti delle donne, ai progetti europei di inclusione sociale e al territorio come luogo di partecipazione e di formazione umana.
NOTE SUL LIBRO
Il
volume, che è stato curato dalla rivista Confronti, mette in
relazione le poesie di Marco Brancia e una serie di immagini che raccontano
momenti del disagio nelle periferie di Roma, realizzate da Rocco Luigi
Mangiavillano. I versi ci
introducono alle mille facce della fragilità: “ Avere trent’ anni è un lusso,/
avere trent’anni è una comodità,/ trent’anni sono un secolo/ e pare di no.” Un
filo sotterraneo collega tutti i componimenti poetici: l’amore, evocato e
descritto con semplicità e lirismo: “ C’è un modo per parlare./ C’è un modo per
dire ti amo./ C’è un modo per sorridere./ I modi sono tanti, / basta
trovarli”.
Il
racconto delle immagini ci guida
lungo le vie consolari sino ad un quartiere difficile come Tor Bella Monaca. Le
poesie entrano così in dialogo con i molteplici aspetti di una metropoli: strade
ed edifici segnati dalle difficoltà, migranti in fuga, volti di disabili che
chiedono diritti e aspirano ad una personale felicità. Sono proprio le mille
fragilità che per fretta, egoismo o crudeltà, non riusciamo a
vedere.
Completano il volume vari contributi di
riflessione critica. Augusto Battaglia fornisce un quadro analitico delle
vecchie e nuove forme del disagio sociale a Roma. Simonetta Salacone
riflette sul ruolo della scuola per favorire l' integrazione dei giovani più
fragili. Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, ci invita ad
uno sguardo più umano su persone e cose. Anna Maria Torroncelli evoca con
sensibilità gli stimoli che la lettura dei libri apre nell' animo dei
giovani. Un gruppo di ragazzi del gruppo Asperger esprime il proprio
parere sul volume, in frasi brevi e paradossali. Infine, Riccardo Pieroni ci
racconta la fotografia come sguardo "altro" sulla realtà.
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