Sindrome
di Asperger, HFA e formazione superiore. Esperienze
e indicazioni per la scuola secondaria di secondo grado e l’Università
Edizioni Erickson, 2010,18 euro, pp. 132,
Con grande fatica e difficoltà, negli ultimi anni, si è affermata tra gli specialisti e nel sentire pubblico una maggiore sensibilità verso le problematiche poste dall’ integrazione sociale e scolastica dei giovani con Sindrome di Asperger. Vi hanno contribuito l’ impegno costante delle associazioni e delle famiglie, ma anche l' attenzione mediatica di film e trasmissioni televisive ( spesso fuorvianti, purtroppo). Questa sindrome, definibile anche come autismo ad alto funzionamento ( HFA), riguarda quei giovani, che conservano intatte le funzioni dell' intelligenza e manifestano un' alterazione dei rapporti sociali ( comportamenti stereotipati, interesse limitati e ripetitivi, ecc.)
Per
questi giovani, l' integrazione nella scuola è una possibilità concreta a
patto che sia sostenuta da una visione lucida del problema e da un' autentica
collaborazione tra scuola e famiglia. Questo libro, che raccoglie contributi di vari autori, affronta il tema della formazione superiore
delle persone con sindrome di Asperger:
gli interventi danno ampio spazio
alle voci di importanti professionisti del settore (Andrea Canevaro, Flavia Caretto, e altri)
e di genitori che hanno scelto la strada impegnativa e difficile
dell’ aggregazione sociale, dell’ impegno civile giocato in prima persona ( Fabrizia
Bugini, Laura Imbimbo).
Il volume non vuole essere solo una riflessione teorica, pure necessaria ed importante. Accanto al racconto di esperienze vissute, di grande impatto emotivo, come quella di Pietro (p. 111), il volume propone suggerimenti pedagogici concreti su come aiutare gli studenti con sindrome Asperger ad affrontare in modo positivo gli anni degli studi superiori e dell’Università. L’ intento è quello di permettere a questi giovani un’esperienza sociale positiva, che ne rafforzi la fiducia in se stessi e le abilità relazionali,
Il volume non vuole essere solo una riflessione teorica, pure necessaria ed importante. Accanto al racconto di esperienze vissute, di grande impatto emotivo, come quella di Pietro (p. 111), il volume propone suggerimenti pedagogici concreti su come aiutare gli studenti con sindrome Asperger ad affrontare in modo positivo gli anni degli studi superiori e dell’Università. L’ intento è quello di permettere a questi giovani un’esperienza sociale positiva, che ne rafforzi la fiducia in se stessi e le abilità relazionali,
Andrea Canevaro ricorda giustamente nel magnifico saggio
introduttivo l’ importanza della maturazione critica del contesto sociale
per garantire alle persone con disturbi dello spettro autistico una effettiva integrazione. Il volume, curato egregiamente da Enrico
Valtellina, rappresenta uno strumento utile non solo per
gli insegnanti, che si trovano
quotidianamente a contatto con questi giovani, ma anche per le famiglie,
che possono ampliare le proprie conoscenze e uscire
da un isolamento assai doloroso.
Per saperne di più
http://asperger.it/
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