Virginio Merola, sindaco di Bologna,
approfondisce in questa intervista lo stato delle biblioteche italiane,
analizzando in profondità quello delle due biblioteche centrali, Archiginnasio
e Sala Borsa, che insieme alle undici biblioteche presenti nei quartieri e ai
due enti culturali specializzati permettono a Bologna di essere un polo
all’avanguardia sotto il profilo bibliotecario nel paese. La realizzazione di biblioteche aperte al
territorio, inclusive e multiculturali, è uno strumento importante anche per la
piena integrazione della disabilità. Occorre realizzare l’ “.. armonizzazione
della loro presenza con i tempi di vita, le aspettative e i nuovi bisogni”.
Il 9 marzo 2012, a Genova, l’Associazionenazionale comuni d’Italia, con
l’Associazione italiana biblioteche, ha organizzato su questi temi un convegno che ha analizzato il sistema e il
ruolo delle biblioteche in Italia.
D. Sindaco parliamo del sistema delle biblioteche di Bologna.
D. Sindaco parliamo del sistema delle biblioteche di Bologna.
R.
“Il sistema delle biblioteche costituisce la più ampia e diffusa rete di
istituti culturali del comune di Bologna. Costituito da due biblioteche
centrali, Archiginnasio e Sala Borsa, undici biblioteche nei quartieri e due
enti culturali specializzati. Si tratta dunque di un insieme di realtà diverse
per caratteristiche e complessità, sia sotto il profilo della attività che
sotto quello organizzativo e gestionale il quale, oltre a garantire il normale
funzionamento dei servizi bibliotecari, sostiene attività di divulgazione della
lettura, realizza iniziative culturali e promuove la collaborazione con
associazioni ed altri organismi, nazionali e internazionali, ospita tirocini
formativi, e si apre all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il
consiglio di amministrazione dell’istituzione biblioteche appena insidiato,
d’accordo con la Giunta e i presidenti dei quartieri, ha ritenuto però
essenziale tentare un ripensamento profondo del ruolo delle biblioteche della
città, e ha avviato una riflessione su ciò che le trasformazioni sociali,
culturali e tecnologiche impongono a tutto il sistema, e quindi la
armonizzazione della loro presenza con i tempi di vita, le aspettative e i
nuovi bisogni, la presenza di turisti, studenti e city users”.
D. Quali sono i
prossimi obiettivi?
“Sotto il profilo più concreto, uno dei
primi obiettivi che si intende perseguire è quello di razionalizzare
l’organizzazione del sistema, fino a farne un insieme coordinato e funzionale,
seguendo l’idea che a Bologna (come in alcune tra le più significative
esperienze straniere) esistano le condizioni e le potenzialità per realizzare,
nei fatti, una vera e propria multipurpose library diffusa sul territorio e
articolata in sezioni di informazione generale, per ragazzi, di conservazione e
ricerca, speciali. A questo fine occorre rafforzare il “centro” di governo del
sistema, armonizzare la struttura organizzativa e funzionale delle diverse
entità, migliorare il coordinamento delle singole biblioteche tra loro e
valorizzarne la diversa identità e il diverso ruolo. La razionalizzazione del
sistema delle biblioteche consentirà di avviare in modo più concreto e
costruttivo una profonda revisione anche del complesso delle relazioni tra il
“sistema delle biblioteche” e gli altri soggetti operanti nel medesimo ambito
presenti sul territorio metropolitano, e in particolare le altre realtà che
contribuiscono all’offerta di servizi bibliotecari, l’Università innanzitutto,
i soggetti che, direttamente, attraverso il loro contributo personale, o
indirettamente, attraverso finanziamenti e sponsorizzazioni, contribuiscono al
pieno funzionamento dell’Istituzione biblioteche, e infine il mondo delle
imprese, dalle case editrici alle librerie”.
R. “Seguendo il modello di un sistema
policentrico fortemente coordinato, l’Istituzione biblioteche sta iniziando a
dare visibilità ad una propria politica culturale, attraverso una serie di
eventi che celebrano personalità rilevanti del mondo della cultura. Così nel
2012 daranno spazio ad eventi dedicati a Charles Dickens, Giovanni Pascoli e
Giulio Einaudi, con manifestazioni realizzate attraverso uno sforzo corale
delle biblioteche assieme alle altre istituzioni e ai soggetti privati.
Parallelamente si ritiene strategico lo sviluppo delle risorse digitali. In
questo senso l’offerta di Media Library On Line, una piattaforma di contenuti
digitali gratuiti per tutti gli utenti delle biblioteche, che conta 5.000
e-book; 1800 quotidiani, 1000 audiolibri, oltre a musica, video e film, banche
dati e risorse per l’e-learning, ha rappresentato una prima importante
iniziativa già realizzata in questi mesi, capace di sollevare grande attenzione
e un successo misurabile in ragione delle moltissime adesioni registrate in
pochi giorni. Ma non basta”.
D. Cosa vi proponete
ancora?
R. “L’istituzione biblioteche intende
promuovere l’adesione del nostro sistema cittadino a reti virtuali di risorse
bibliotecarie, incentivare la presenza delle nostre collezioni su depositi
internazionali di risorse digitali e accelerare la digitalizzazione del
patrimonio locale (registriamo, a questo proposito, un importantissimo accordo
raggiunto con l’Università di Stanford). Infine, sotto questo profilo, si
ritiene che l’offerta di accesso gratuito ad internet in modalità Wi-Fi in
banda larga esteso a tutte le biblioteche del sistema rappresenti un obiettivo
strutturale non rinunciabile. Detto tutto questo, sullo sfondo rimane
l’ambizione di saper cogliere la trasformazione che si chiede oggi alle biblioteche
pubbliche, e cioè quella di farsi luoghi capaci non solo di far incontrare i
libri e le persone, ma anche le persone tra loro, accogliendo e facendo
incrociare gli interessi e i bisogni, le aspirazioni e le domande di coloro che
altrimenti resterebbero senza uno spazio di socializzazione e scambio. Una
sfida che Bologna è pronta ad accettare”.
(newsletter ANCI)
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