" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

martedì 13 marzo 2012

Handicap e sessualità: stiamo perdendo memoria del passato?

 
Sul blog del Corriere della sera si parla di handicap e sessualità con il racconto di una madre. Sembra che 38 anni siano passati invano...da quando Camillo Valgimigli, proprio dalle pagine del Corsera, scrisse per la prima volta di questo argomento...o forse per la seconda (ne aveva già parlato Rosanna Benzi sulla sua rivista Gli Altri). Un paio di anni dopo il CEMP a Milano organizzò il primo convegno e Feltrinelli ne pubblicò gli atti.
Il tema è complesso e carico di ambiguità, come lo è la disabilità, ma un po' è anche responsabilità di chi fa informazione nell'ambito della disabilità di far restare sempre il tema all'anno zero, trattandolo come "novità" ad ogni nuova iniziativa editoriale e riproponendo sempre le stesse cose ..le madri, le prostitute, le assistenti sessuali...che parrebbero, appunto, l'ABC del tema, l'argomento della lezione n.1.
In Italia si sono scritte decine di libri, centinaia di articoli.Fatte centinaia di conferenze e convegni. Centinaia anche le attività di formazione. Avviati innumerevoli progetti. Persone disabili, anche con deficiti gravi, anche intellettivi, si amano, fanno figli, si sposano, divorziano. Carla, 25 anni ha anche la sindrome di down, dopo la sudata laurea in biologia ha raggiunto il suo fidanzato a Parigi e ha trovato lavoro li.
Non ha fatto un comunicato stampa né vuole scriverne un libro né raccontarlo a Mara Venier di pomeriggio in TV. Vive la sua vita. Non siamo all'anno zero ed è fondamentale ricordarselo per non tornare, come nel Monopoli, sempre al VIA... per sole 20mila lire.
Per sapere cosa si è fatto, consultare questo piccolo e modesto archivio sul sito dell'AIAS di Bologna.  
                                                                      Andrea Pancaldi

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