" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

venerdì 23 gennaio 2009

Un programma di lavoro


Le dichiarazioni programmatiche sono sempre presuntuose. E allora tanto vale entrare direttamente in argomento. Questo blog vuole essere due cose: un diario di esperienze e uno strumento di ricerca. Al giro fatidico dei sessant'anni, sono impegnato su vari terreni: il volontariato e le questioni del disagio sociale; alcuni interessi culturali - coltivati troppo in fretta- come il cinema, la filosofia e la sociologia politica, che mi hanno condotto a scrivere su una rivista come Confronti, pubblicata a Roma, dove vivo ( e ancora prima su una testata storica come Com-Nuovi Tempi).
Di questa roba racconterò, ogni volta che posso ( con l' avanzare degli anni il tempo libero aumenta, come è noto!). Per questo troverete qui resoconti dal mondo del disagio, segnalazioni veloci di libri a leggere o riflessioni di libri letti, annunci di convegni a cui ho partecipato, e molto altro.
A questo aggiungo la speranza di poter riflettere " in diretta" su problemi nuovi, su nuove piste di ricerca teorica ed esperienze pratiche che in giro ci sono . Ho letto poco e male, tutta la vita, ma di una cosa ho una certezza granitica: la cultura deve servire a porsi i problemi del mondo, i quesiti essenziali, insolubili e sempre risorgenti, che ormai ci sembra ridicolo addiritttura formulare: perchè siamo infelici? come si sconfigge l' ingiustizia e l' ineguaglianza tra gli uomini? perchè la morte ci spaventa tanto, eppure proviamo tanto gusto ad uccidere ( come si vede anche in questi giorni in Medio Oriente)? In pochi oggi discutono di queste cose sul serio e vale la pena continuare a cercarli (come ci ricordava il titolo ammonitorio dell' ultimo libro di Claudio Napoleoni).
Per questo, mi sembrava un richiamo doveroso inserire nella intestazione una delle foto più belle di Simone Weil: militante politica, operaia e sindacalista, filosofa e teologa tra le più originali del Novecento appena passato. A presto

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