" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

martedì 8 dicembre 2009

Un film sulla Sindrome di Asperger

Esce in questi giorni a Roma e in altre città italiane il film Ben X, dedicato al tema della Sindrome di Asperger. Le associazioni delle famiglie ne discutono e già se ne parla molto anche in rete.
E' un film complesso e ricco di tante sollecitazioni, non solo narrative, ma psicologiche e sociali. Vale la pena vederlo e farlo conoscere. Questa è la mia solita recensione mensile per Confronti.



Il film di produzione belga-olandese Ben X è l'adattamento di un libro commissionato a Nic Balthazar per promuovere la lettura tra i giovani. Liberamente ispirato a un fatto di cronaca drammatico (il suicidio di un adolescente autistico tormentato dai suoi compagni di classe), il romanzo ebbe un successo inaspettato. La fortuna di una ulteriore traduzione teatrale ha convinto i produttori ad affidare allo stesso Balthazar la versione cinematografica.

Vivere al computer

Ben, il protagonista, sembra possedere le caratteristiche di buona parte dei giovani d' oggi: ama il computer, frequenta un istituto professionale e vive con la madre, dopo l’ abbandono della famiglia da parte del padre legatosi ad un ‘altra donna. Si tratta invece un ragazzo “speciale” ( come si usa dire con un vocabolo abbastanza orrendo): non riesce a guardare con naturalezza il viso degli altri, suoni e rumori lo gettano nell’ ansia e passa la maggiora parte del suo tempo al computer.
Ben è' affetto da una patologia di cui fino a una diecina di anni si sapeva poco o nulla. Da qualche anno invece se parla molto, sia da noi che in tutto il mondo anglosassone: la sindrome di Asperger ( dal nome del pedagogista austriaco che l' ha diagnosticata e studiata a lungo). Viene spesso definita una variante dell'autismo ad alto funzionamento. Nella maggior parte dei casi, chi ne è affetto non vede colpita la sfera dell’ intelligenza cognitiva, ma piuttosto quella delle emozioni e delle relazioni sociali.
Ben vive in un mondo a parte in cui agli estranei è vietato l' accesso. Accede al suo universo parallelo attraverso il computer, che molti di questi giovani usano con ossessiva assiduità. Si immerge così nelle storie e nei personaggi dei videogiochi, identificandosi nelle imprese di un cavaliere medievale che diviene un alter ego immaginario: in quell’ universo affronta avventure guerresche e rapporti emozionanti.

Tra bullismo e fughe nell' immaginario


Ma la durezza della vita quotidiana lo costringerà a fare i conti con le prepotenze di due bulli della scuola e l' incapacità degli altri compagni di comprendere i tormenti della sua vita interiore.
Nic Balthazar ha giocato la trama del film su due piani riuscendo a integrarli con sensibilità ed equilibrio espressivo. Il primo è quello realistico dell' ambiente in cui il protagonista vive. La cattiveria dei suoi compagni di scuola è rappresentata con la giusta indignazione ed evidenza drammatica. E' il tema del bullismo che nella nostra società condanna spesso alla solitudine e all' oppressione chiunque abbia una qualche diversità.
L' altro livello è quello del mondo virtuale in cui Ben si rifugia: il cyberspazio, ricco di guerrieri, duelli e gentildonne, è descritto con un estro fantastico che incanta e commuove. I mostri e le avventure guerresche di un mondo immaginario aiutano il ragazzo a sopportare l' indifferenza e la violenza della realtà.
Complessivamente la vicenda è narrata con cura estrema per i dettagli psicologici e una forte partecipazione emotiva: non a caso il film è stato candidato all' Oscar per il Belgio nel 2007. Stimolati dalla storia di Ben X, uscirete dal cinema desiderosi di saperne di più su una sindrome difficile e dolorosa.
Vi suggeriamo di visitare almeno il sito Internet dell' associazione che in molte città italiane lavora su questo tema ormai da anni: http://asperger.it Vi troverete concetti, storie e iniziative sul tema, ma sopratutto un’ esperienza umana fondata sulla partecipazione personale, i valori etici e la speranza. L' unico modo per fronteggiare una malattia: o almeno per limitarne l' offesa.

( Pubblicata sul numero di Dicembre 2009 di Confronti)

1 commento:

  1. Film un po' pesante ma molto significativo. Ne stavo discutendo questi giorni su:

    http://spazioasperger.it/forum/discussion/31

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