" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

venerdì 12 agosto 2011

Un poeta a scuola


Giorgio Caproni nel secondo dopoguerra è stato per alcuni anni maestro elementare nelle borgate romane. Lo furono anche scrittori come Sciascia e Mastronardi e di questa esperienza si è scritto molto. Per chi vuol saperne di più, si può vedere la bella recensione di Fulvio Panzeri al libro: "Giorgio Caproni maestro" di Marcella Bacigalupi e Piero Fossati (ed. Il Melangolo, pagg. 300, euro 16), reperibile sul sito: http://www.chiesacattolica.it/comunicazione/ucs___ufficio_nazionale_per_le_comunicazioni_sociali/rubriche/00012821_Sui_banchi_con_Caproni.html.
Gli insegnanti elementari hanno svolto un ruolo molto importante nella formazione della coscienza civile del nostro paese, almeno sino agli anni settanta. Per questo vale la pena ricordare un episodio divertente della vita scolastica di Caproni, così come lui lo racconta, annotandolo sul suo registro di classe: " ..Quando vinsi il premio Viareggio nel 1959,la Rai ha trasmesso alcuni miei versi.Sorpresa degli scolari, già colpiti dall' intervista di un quarto d'ora alla Tv, dove sono state lette alcune poesie mie, tratte da Il seme del piangere. Potenza della radio e della Tv, esclamo ironicamente. Ma ho subito smontato i miei piccoli.. ammiratori Sono il vostro maestro e voletemi bene come tale. Il resto ..è letteratura ". Quanto tempo è trascorso rispetto al narcisismo di massa che ci opprime oggi!

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