" Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto. Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità" ( S. Paolo, 1° lettera ai Corinzi 13,1 )

mercoledì 28 ottobre 2009

Ben X - Il coraggio è tutto. La storia di un giovane Asperger

Negli ultimi anni, è aumentato l’ interesse del cinema verso l’ autismo, nelle sue complesse manifestazioni. A volte si tratta di opere con un taglio semplificatorio e con forti concessioni all’ intrattenimento (penso al celebrato Rain Man , diretto nel 1988 da Barry Levinson).
In altri casi, questo tema diviena occasione per narrazioni di maggiore lucidità espresiva, che analizzavano i significati emotivi, spirituali e sociali, legati ai disturbi a sfondo autistico. Mi riferisco, per esempio, a Oltre il giardino (1979) di Hal Ashby, o ad un film che in Italia è circolato poco, Elle s'appelle Sabine (2007) di Sandrine Bonnaire, esordio alla regia di questa eccezionale attrice. Qui le storie si fanno più ricche di sfumature e il cinema ritorna strumento prezioso per raccontare le difficoltà e il dolore degli uomini.

Un film di cui si parlerà molto



In queste settimane, sta arrivando sui nostri schermi un film sulla sindrome di Asperger, di cui varrà la pena parlare. Vincitore del Festival YoungAbout, Ben X è un film di Nic Balthazar candidato agli Oscar come miglior film straniero per il Belgio nel 2007 (trasposizione cinematografica di un romanzo scritto dallo stesso regista).
La vicenda affronta il tema del bullismo e della paura del diverso. Ben è un ragazzo a cui viene diagnosticata da piccolo una forma lieve di autismo - la Sindrome di Asperger - che lo isola dal mondo esterno, ponendolo in uno stato di costante silenzio e apparente apatia. Il suo mondo è diviso in due: uno silenzioso e frustrante (quello reale) ed uno in cui il giovane Ben esce dalla sua armatura emotiva per entrare in quella di Ben X, avatar – cavaliere temuto e rispettato all’interno del gioco online Archlord.
Qui c’è il vero centro emozionale della sua vita,Scarlite, una ragazza di cui è innamorato che però conosce solo come personaggio virtuale. E poi ci sono due suoi compagni di classe, prototipi del bulletto di oggi, piccoli spacciatori incapaci di accettare il diverso. A loro, in ossequio alle dinamiche del branco, ben presto si uniscono anche gli altri compagni. Ma il film si incentra su Ben, sulla sua incapacità di avere rapporti “umani”, sui suoi tentativi di colmare con le esperienze delle altre persone, che lui registra in maniera apparentemente maniacale nella speranza di riuscire ad imitarli. E sopratutto sull’impossibilità di quelli che lo circondano di capirlo e aiutarlo.
Il finale ha un singolare colpo di scena, in cui emerge anche una ragionata critica ai mezzi d’informazione, rei di non dare il giusto risalto a ciò che accade al protagonista.
Bisognerà riparlarne quando il film uscirà nelle sale.Per ora vale la pena segnalare l ‘uso soprendente della realtà virtuale, che tanta importanza ha per i giovani con tendenze autistiche, e una direzione degli attori di grande sicurezza.

Per saperne di più

Il sito dedicato al film, ricco di materiale informativo: http://www.moviesinspired.com/

Sulla Sindrome di Asperger è indispensabile il sito dell’ Associazione: http://www.asperger.it/

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