
Una produzione editoriale complessa
Almeno da un ventennio l' editoria dedicata al tema della solidarietà e delle questiono sociali si articola in tre settori fondamentali:
1) pubblicazioni accademiche, dirette a studenti delle facoltà di psicologia e scienze sociali;
2) ricerche sociali autonome di sociologhi, scrittori, ecc. con un carattere generalmente " militante", per usare un termine ambiguo, che serve per capirci;
3) memorie e racconti di chi usa la scrittura per documentare in prima persona situazioni di disagio. In quest' ultimo caso si tratta di libri- inchiesta giornalistici (non sempre meditati) o di vere e proprie autobiografie;
4) c' è infine un settore nuovo- quella del cinema- che ha avuto ultimamente un forte aumento : oltre alle opere di finzione, è evidente un forte interesse per il documentario sociale da parte di registi giovani, desiderosi di leggere il disagio.
Questi due ultimo settori si stanno ampliando, sia perchè corrispondono ad un bisogno reale di esprimere storie e bisogni personali, sia perchè le tecnologie digitali abbassano ormai i costi di realizzazione. L'editoria sociale ha avuto sin ad oggi un carattere diffuso, fortemente frammentato, che riflette le peculiarità del mercato italiano: bassi indici di lettura, pochi grandi gruppi editoriali, e molte piccole case editrici, senza possibilità di distribuzione nazionale.
Il terzo settore e la crisi economica
La crisi ha aggravato questa situazione spingendo tutti a cercare aggregazioni e nuove forme di promozione e distribuzione. Alle difficoltà economiche si aggiunge un aspetto politico- culturale altrettanto serio. Il terzo settore, e l' insieme del mondo del volontariato, si trovano ad affrontare anch' essi le trasformazioni prodotte dalla crisi: diminuzione dei contributi pubblici, nuove povertà ed emarginazioni, a cui sembriamo ormai rassegnati e indifferenti.
Ne è derivata negli ultimi anni una caduta di motivazione e di presenza del volontariato nella società, su cui ormai è aperta una discussione vera. Anche su questo tema la riflessione critica sta producendo libri e ricerche.
Nei vari stand del Salone, in un atmosfera allegra e caotica, si potevano quindi vedere piccole case editrici arrivate da ogni parte d' italia, alcune case editrici importanti di più ampie dimensioni, e tante associazioni, gruppi e riviste di cultura. Dedicato al tema della a scuola e l' educazione, il Salone non ha presentato solo il ritratto di un 'Italia civile, fatta di intellettuali, operatori sociali, volontari, impegnati a capire la realtà, ma è divenuta l' occasione per formulare progetti utili a guarire (nel medio periodo) da questa anoressia etica che ormai ci affligge tutti: progetti misurati sui bisogni concreti dei cittadini
(cultura, scuola, salute,ecc.) e non sulle semplici proclamazioni indignate.
Ne abbiamo bisogno tutti in una fase così oscura della vita del paese.
Per saperne di più
http://www.gliasini.it/
http://www.editoriasociale.info/
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